venerdì 10 maggio 2013

Beh...


„Beh, io lo dicevo così, per rompere il ghiaccio.“ È questa la frase, la citazione che riassume bene il film „Tre uomini e una gamba“ di e con Aldo, Giovanni e Giacomo, i protagonisti interpretati da loro stessi.




Una vera e propria storia non esiste, si tratta più di un road movie in cui i tre comici hanno infilato abbastanza alla rinfusa (come scene in TV o come sogno) delle scene comiche tutte diverse dal resto del film in cui i tre amici Aldo, Giovanni e Giacomo fanno un lungo viaggio in macchina da Milano a una città pugliese. Là li aspettano il loro suocero e capo Eros, due moglie e la futura sposa di Giacomo. È per lui che devono anche trasportare una scultura di legno, una gamba creata dall’artista Garpez. La sua morte porta con sè un aumento enorme del valore della plastica, anche se „il mio falegname con 30.000 lire la fa meglio”.

Durante il viaggio, anzi durante un incidente stradale conoscono Chiara di cui Giacomo – naturalmente – si innamora. Mentre Giovanni preferirebbe arrivare al sud il più presto possibile, Giacomo rallenta il viaggio a favore di Chiara, Aldo invece si occupa soprattutto del suo cane. Dopo diversi pranzi, una notte all’ospedale, un po’ di storia d’amore, un film “neo-realista”, un bagno nel fiume e la passeggera perdita della gamba che porta con sè una partita di calcio con un gruppo di muratori marocchini e uno scasso, accompagnati sempre da chiamate urgenti da parte di Eros, arrivano finalmente alla casa delle loro moglie dove il suocero li aspetta già fuori dalla porta con un fucile in mano. A ridosso di una nuvola di polvere riescono a rilasciare / abbandonare la scultura dalla loro famiglia e fuggono subito dalla rabbia della famiglia.

Come già menzionato inizialmente non c’è tanto contenuto, il film si basa sui dialoghi e i caratteri diversi dei protagonisti. Direi persino che funzionerebbe anche senza la storia fra Chiara e Giacomo che però dà una dimensione aggiuntiva al trama, oltre il gioco con gli stereotipi, l’elemento della parodia e la comica semplice.

Aldo, Giovanni e Giacomo producono un calderone delle gag migliori e di quelle meno buone, meditate e spontanee. Non vogliono nient’altro che divertire il pubblico e questo lo fanno.

Tutto sommato, “Tre uomini e una gamba” è un pezzo leggero, ma piacevole.

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