1. Da dove vieni?
Vengo dalla Spagna, da Valencia.
2. Come sei arrivata qui?
E’ una lunga storia. Diciamo che dopo essermi laureata in Storia e non aver trovato lavoro di nessun tipo (figuriamoci un lavoro in relazione con i miei studi) ho deciso di provare tutte le vie possibli per scappare dalla Spagna e lavorare all'estero. Sono stata fortunata e mi hanno scelto per la borsa Leonado da Vinci, che mi ha portato a Firenze l'anno scorso. Dopo sei mesi, però, è finita, e sono dovuta ritornare a casa. La situazione era la stessa, e ormai vivere a casa dei miei non mi sembra più un’opzione, quindi ho deciso di ritornare a Firenze, questa volta con il SVE. Ed eccomi qui.
3. Di che cosa ti occupi durante il Servizio Volontario Europeo (SVE)?
Lavoro al Museo dei Ragazzi di Palazzo Vecchio, che già conoscevo molto bene grazie alla mia esperienza Leonardo. Faccio la guida dentro al Palazzo, in spagnolo ed italiano, aiuto nei laboratori artistici per bambini, come quello dell'affresco, e do una mano con altre cose quando hanno bisogno (eventi speciali, accoglienza al pubblico, lavori manuali, ecc.).
4. Come ti trovi a Firenze?
Molto bene. Infatti mi trovo meglio che a Valencia, dove dopo 24 anni, mi annoio abbastanza. Qui, invece, sono sempre in giro, c'è sempre qualcosa da fare, culturalmente e socialmente. La città ha le misure giuste per me, posso percorrerla in bicicletta. Mi trovo bene anche con i fiorentini (con gli italiani in generale): sono come i cugini allegri e spensierati di noi spagnoli, e mi fanno sentire molto bene.
E poi anche il lavoro mi piace e si svolge in un ambiente magnifico come Palazzo Vecchio. È perfetto!
5. E come te la cavi con la lingua italiana?
Penso di cavarmela abbastanza bene; infatti faccio la guida in italiano e non ho grandi problemi. Secondo me è facile da imparare se sai lo spagnolo e addiritura il catalano.
L'avevo già studiata in Spagna quando frequentavo l'università, ma solo per un anno. Poi l'ho abbandonata e l'ho ripresa solo quando sono venuta a Firenze a fare la Leonardo. Adesso facciamo questo corso che spero mi aiuterà con le mie due grandi sfide con la lingua: la pronuncia corretta e la fluidità nel parlare.
6. Oltre all'italiano, quali sono i tuoi interessi?
M'interessa sopratutto l'arte (sia antica che contemporanea) quindi sono sempre pronta ad andare a mostre, a leggere riviste sul tema e anche a divertirmi disegnando, dipingendo, facendo collage, disegnando gioielli, ecc. Sono abbastanza creativa e tutto quello che posso fare con le mie mani mi piace
7. Che cosa ti aspetti da questa esperienza?
Due cose innanzitutto: che la esperienza in se sia piacevole, un periodo della mia vita da ricordare con piacere, felice; e poi che mi serva anche per il futuro, professionalmente (avendo più opportunità grazie alla mia esperienza lavorativa nel campo museale e al migliore livello di lingua) e personalmente (aprendomi porte a livello europeo che mi portino a vivere all'estero e ad avere più esperienze interessanti).
8. Che progetti hai per il futuro?
Per ora non ho nessuna certezza sul mio futuro. Siccome la crisi in Spagna sembra non finire mai, non penso sia possibile trovare un lavoro lì. Il mio desiderio è di continuare a vivere all'estero, trovare un lavoro in qualche paese europeo. L’Italia mi piace tanto, ma sembra che neanche qui ci sia molto lavoro per noi giovani.
Mi piacerebbe anche provare a vivere per un po' di tempo in America Latina, forse con una borsa di studio o un altro progetto di volontariato. Ma ancora è presto per parlarne sul serio.
Lavoro al Museo dei Ragazzi di Palazzo Vecchio, che già conoscevo molto bene grazie alla mia esperienza Leonardo. Faccio la guida dentro al Palazzo, in spagnolo ed italiano, aiuto nei laboratori artistici per bambini, come quello dell'affresco, e do una mano con altre cose quando hanno bisogno (eventi speciali, accoglienza al pubblico, lavori manuali, ecc.).
4. Come ti trovi a Firenze?
Molto bene. Infatti mi trovo meglio che a Valencia, dove dopo 24 anni, mi annoio abbastanza. Qui, invece, sono sempre in giro, c'è sempre qualcosa da fare, culturalmente e socialmente. La città ha le misure giuste per me, posso percorrerla in bicicletta. Mi trovo bene anche con i fiorentini (con gli italiani in generale): sono come i cugini allegri e spensierati di noi spagnoli, e mi fanno sentire molto bene.
E poi anche il lavoro mi piace e si svolge in un ambiente magnifico come Palazzo Vecchio. È perfetto!
5. E come te la cavi con la lingua italiana?
Penso di cavarmela abbastanza bene; infatti faccio la guida in italiano e non ho grandi problemi. Secondo me è facile da imparare se sai lo spagnolo e addiritura il catalano.
L'avevo già studiata in Spagna quando frequentavo l'università, ma solo per un anno. Poi l'ho abbandonata e l'ho ripresa solo quando sono venuta a Firenze a fare la Leonardo. Adesso facciamo questo corso che spero mi aiuterà con le mie due grandi sfide con la lingua: la pronuncia corretta e la fluidità nel parlare.
6. Oltre all'italiano, quali sono i tuoi interessi?
M'interessa sopratutto l'arte (sia antica che contemporanea) quindi sono sempre pronta ad andare a mostre, a leggere riviste sul tema e anche a divertirmi disegnando, dipingendo, facendo collage, disegnando gioielli, ecc. Sono abbastanza creativa e tutto quello che posso fare con le mie mani mi piace
7. Che cosa ti aspetti da questa esperienza?
Due cose innanzitutto: che la esperienza in se sia piacevole, un periodo della mia vita da ricordare con piacere, felice; e poi che mi serva anche per il futuro, professionalmente (avendo più opportunità grazie alla mia esperienza lavorativa nel campo museale e al migliore livello di lingua) e personalmente (aprendomi porte a livello europeo che mi portino a vivere all'estero e ad avere più esperienze interessanti).
8. Che progetti hai per il futuro?
Per ora non ho nessuna certezza sul mio futuro. Siccome la crisi in Spagna sembra non finire mai, non penso sia possibile trovare un lavoro lì. Il mio desiderio è di continuare a vivere all'estero, trovare un lavoro in qualche paese europeo. L’Italia mi piace tanto, ma sembra che neanche qui ci sia molto lavoro per noi giovani.
Mi piacerebbe anche provare a vivere per un po' di tempo in America Latina, forse con una borsa di studio o un altro progetto di volontariato. Ma ancora è presto per parlarne sul serio.
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