martedì 11 dicembre 2012

Tre... Viaggi verso la libertà

Tre: Viaggi verso la libertà Lo spettacolo è stato realizzato con la compartecipazione del Consiglio regionale della Toscana, in occasione della Festa della Toscana 2012. Si ringrazia la Biblioteca Centrale di Firenze per la collaborazione Le donne sono sempre in viaggio: un viaggio verso la libertà.  Spesso attraverso la Liberazione: dai pregiudizi, dalla paura, dalle convenzioni… E la libertà ha un prezzo, in ogni epoca: soprattutto per chi, indipendentemente dalla cultura o dalla latitudine, per realizzare il proprio desiderio deve rinunciare a qualcosa... 

Racconteremo Storie, Tre storie. Racconteremo di viaggi verso la libertà che non possono mai finire perché finché c’è movimento c’è vita…  Racconteremo storie di donne apparentemente lontane nel tempo e nel vissuto che si incontrano per arrivare alla stessa destinazione  Racconteremo con leggerezza e anche con ironia di storie dove piccoli dettagli, apparentemente banali, diventano motore di cambiamento, scatenando situazioni a volte surreali, a volte grottesche, a volte poetiche…   

Con :FIAMMA NEGRI, GILA MANETTI, ORNELLA ESPOSITO          

Cercherò di scrivere la mia opinione. Non una recensione. Proprio quello che ho sentito durante lo spettacolo ..


Il posto era particolare. La Biblioteca Nazionale. Normalmente, non si recita in un posto così. Ma secondo me, il teatro si può fare ovunque. Non c’è sempre bisogno di una scena elevata ... Il teatro si fa anche fra due persone. Ma solo se l'una ha qualcosa da dire e l'altra la voglia di ascoltarla.
Queste tre donne, quindi, avevano molto da dire. Io, avevo invece, troppa sete per sentire. Recitando sempre in una scena appositamente costruita, dove c'erano solo gli elementi necessari, pronti per trasformarsi grazie alla capacità dell'attore e alla fantasia dello spettatore, ad un tavolo dove si cena con tutta la famiglia, in un ufficio di una bibliotecaria, nel monastero di una suora...
Dopo, si ascoltano i monologhi.. ma non ti stancano. Perché non sono i soliti noiosi racconti di eventi. Sono i pensieri, i bisogni, i sentimenti. La necessità della libertà. Una libertà che non è mai facile da trovare. Una libertà che si trova attraverso la dura verità, la delusione, la frustrazione delle aspettative, la negazione e l'accettazione. 

Che cosa deve accaderti per farti credere in qualcosa, non alla cieca, ma per scelta, usando la logica?
Che cosa deve accaderti per far capire per bene cosa è un circolo vizioso di sangue senza senso e farti decidere di fermarlo?
Che cosa deve accaderti per valutare la tua libertà al massimo sotto un regime di terrore e disgusto per qualcosa di diverso? 

3 monologhi, 3 donne, 3 personaggi, 3 attrici. Diverse epoche, diversi posti ma il desiderio sempre rimane lo stesso: la libertà.
Ciascuna a suo modo, tutte piene di talento e passione raccontano 3 storie interessanti, storicamente ed esteticamente. Uno spettacolo che ha qualcosa da dire e qualcosa da dare senza lasciare lo spettatore non-coinvolto. Ma questo succede solo quando tanto il pubblico quanto gli attori sono veramente presenti. Basta guardare con gli occhi, ma soprattutto, con la mente aperta. E la verità è che questo spettacolo aiuta ad avere successo.

Marina.

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