Come
spagnola trovo molto pesanti gli stereotipi sulla festa, i “toros”
e il flamenco, ma anche mi divertono. Vedere come un giapponese
compra a Valencia, dove non abbiamo nessuna
tradizione di musica flamenca (è roba dal sud, dell'Andalusia), una
bambolina vestita come una “bailaora” o, anzi, un vestito a pois
di quelli che vendono per strada ai turisti, mi fa venire da ridere.
Gli stereotipi si devono prendere con umorismo.
Da
noi, gli italiani, sono visti come troppo festaioli,
uomini appiccicosi con le donne, imbroglioni, un po' maschilisti e,
addiritura, infedeli; ma anche donne di
classe e molto sexy
(grazie soprattutto al cinema), mamme ideali che cucinano sempre e si
prendono molta cura dei
loro figli e, infine,
gente dalla
vita rilassata e senza troppe preoccupazioni. Forse un po' come gli
italiani vedono noi spagnoli; siamo troppo simili alla fine, noi
mediterranei.
In
realtà, ora che comincio a conoscere l'Italia da dentro, direi che
c'è un
po’ di verità negli
stereotipi sugli
italiani, ma che ci sono anche delle sfumature differenti.
È vero che c'è un ambiente più maschilista che in Spagna, che ho
trovato gli uomini troppo intraprendenti nei loro
rapporti con le donne e
che l'infedeltà è vista se non bene, quasi bene, fra gli uomini;
però, devo dire, gli amici italiani che ho
conosciuto non sono
così. Quindi tutto dipende delle singole
persone e da
con chi scegli di relazionarti.
Poi,
le celebri mamme e i mammoni ci sono, ma non in una quantità così
importante come lo stereotipo faccia pensare, anzi. La vita sí mi
sembra rilassata, le leggi più flessibili che in Spagna, e devo dire
che mi piace così.
Infine,
le donne eleganti e belle sicuramente ci sono,
però forse Firenze non è la sua capitale... E non ho trovato ancora
nessuna Monica Bellucci per strada. Peccato.
Nessun commento:
Posta un commento